Sputi sulle opere di Fontana, Cilluffo: fondamentale ricordare che la cultura è formazione
La sovraintendente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma ha reso noto al pubblico il fatto solo in questi giorni, anche se risale a quasi un anno fa. Si tratta di uno sputo su una opera di Lucio Fontana esposta presso la Galleria nazionale d’arte Moderna di Roma. Nulla di grave, comunque. E’ bastata una normale ripulitura al vetro che proteggeva l’opera a sistemare le cose.
La responsabile riferisce inoltre, di una ricerca commissionata dalla stessa Galleria, secondo la quale il pubblico disprezza e deride le opere che riuscirebbe a fare egli stesso, considerandole non-arte, e tale irritazione colpirebbe soprattutto gli adolescenti in visita scolastica.
La notizia costringere a riflettere su alcune questioni.
Innanzitutto considerare fisiologico il disprezzo di alcune opere d’arte da parte degli adolescenti in visita scolastica, rappresenta una sconfitta di un certo tipo di didattica che non prepara la visita al museo. La critica è importante ma non si può tollerare, in un’epoca di talent show, l’esuberanza di chi dichiara “sarei capace di farlo anch’io”!
Se qualcuno avesse raccontato ai ragazzi il percorso verso nuove forme espressive che ha portato l’abilissimo scultore Fontana alla lacerazione dello spazio che separa la scultura dalla pittura, facendo scoprire ciò che esiste oltre alla tela dipinta, forse nessuno avrebbe il coraggio oggi, ad oltre quaranta anni dalla morte di Fontana, di disprezzarne il lavoro.
Questo ci riporta alla fondamentale importanza della cultura come formazione. In una società sempre più interculturale e post-moderna – e in un paese ricco di bellezze artistiche come l’Italia – è assurdo pensare di tagliare le ore di educazione artistica e non sostenere strutture extra-scolastiche che forniscano alle nuove generazioni gli strumenti critici quotidiani necessari per comprendere.
Non aiuta fare nuove mostre se i destinatari sono sempre i soliti frequentatori dei musei. Lo scopo del museo moderno, oltre che conservare e proteggere è anche quello di educare, in sinergia con il sistema scolastico, i fruitori di domani, coinvolgendo i giovani in attività che aiutino a comprendere più facilmente le opere che avranno la fortuna di ammirare.
L’arte può diventare uno straordinario strumento di crescita, di integrazione e di sviluppo sociale, ma è necessario comunicarla e insegnarla correttamente anche alle categorie più disagiate ed emarginate.
Francesca CILLUFFO, Responsabile Cultura PD Piemonte
cultura@francescacilluffo.com