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Dipartimento Enti Locali

Finanza locale: problemi aperti e possibili soluzioni

Le condizioni della finanza pubblica sono decisamente preoccupanti : abbiamo denunciato a lungo questo problema in parlamento e davanti alla pubblica opinione. La dimostrazione sta nella recente conferma della necessita’ di una manovra correttiva , prevista per maggio, che ammontera’ ad almeno 25 miliardi di euro.

Di fronte a questa realta’ ed ai problemi conosciuti sul piano internazionale occorre chiarire che il partito democratico si pone nei termini del massimo rigore sui conti pubblici e con idee chiare sulle priorita’ per il bene del paese.
Una di queste priorita’ sono i territori. La consapevolezza della situazione insostenibile di molti sindaci e presidenti di provincia che pure hanno gestito con sapienza e rigore i propri bilanci ci porta ad elaborare una complessa articolata, concreta e realizzabile proposta che nel rispetto dell’impatto sui conti pubblici, consenta agli enti locali  la realizzazione di 2 funzioni fondamentali: l’erogazione dei servizi  e il rilancio degli investimenti.
I cittadini sempre di piu’ si rivolgono a comuni e provincie per interventi di supplenza delle latitanze del governo, che non ha saputo intervenire efficacemente per contrastare l’oggettiva situazione di crisi che stiamo vivendo.
Gli investimenti locali, ed il loro regolare pagamento, sono una priorita’ certa per il PD, che considera l’intervento sulle infrastrutture e il rispetto degli accordi soprattutto con le PMI fondamentali misure anticicliche..
Per queste ragioni nel documento che segue , proponiamo il cambio del patto di stabilita’, immediato. Bisogna ricordare, infatti, che a fronte ad un deterioramento del saldo delle pubbliche amministrazioni di 35 miliardi di euro il comparto enti locali ha un saldo positivo per 800 milioni di euro.
Il nuovo patto prevede il contributo da parte del comparto esclusivamente sul piano del rientro del debito pubblico, altro grave problema sistemico del paese.
In questo modo si sbloccheranno i residui passivi ( pagamenti per investimenti pregressi), si potra’ rispettare il patto, si obbligheranno le amministrazioni indebitate a rientrare, garantendo comunque l erogazione dei servizi finanziati con entrate correnti. Inoltre si rilanceranno i tanto necessari investimenti pubblici locali, soprattutto per infrastrutture, scuola ed ambiente.
La seconda fondamentale proposta e’ quella legata al cambio di rotta sulla fiscalita’ locale: noi che ci rifacciamo all’art. 5 della costituzione, e quindi abbiamo a cuore l’autonomia nella responsabilita’ siamo disponibili ad immaginare da subito, una nuova modalita’ di rapporto fiscale tra enti locali e cittadini, perche’ i  ns. amministratori sono ben consapevoli del ruolo e della responsabilita’ che portano. [continua…]