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ORDINI DEL GIORNO SULL’ UNITA’ NAZIONALE E DIVISIONI DEL CENTRODESTRA. UNA DICHIARAZIONE DI ALDO RESCHIGNA
La scelta della maggioranza in Consiglio regionale di far mancare il numero
legale sul nostro ordine del giorno dal titolo Viva l’Italia, dimostra come il
tema dell’unità del Paese non sia tanto una occasione propagandistica per la
Lega nord, ma un elemento politico, valoriale e culturale di fortissima
divisione del centrodestra.
Poco prima, con i voti della opposizione e del Pdl, contraria la sola Lega
nord, era stato approvato un ordine del giorno che chiedeva, in occasione
del 150° dell’Unità di Italia, di aprire le sedute del Consiglio regionale con
l’Inno di Mameli. Un simbolo che la Lega proprio non riesce ad apprezzare.
La divisione nel voto ha aperto, a detta degli stessi leghisti, un problema
politico nella maggioranza che a quel punto ha preferito far mancare il
numero legale sul nostro ordine del giorno che chiedeva, tra l’altro, di
utilizzare le celebrazioni del 150esimo per completare e diffondere il più
possibile il senso di appartenenza degli italiani.
Una richiesta che per la Lega nord è evidentemente inaccettabile, e per il Pdl
imbarazzante, nonostante sia stata proposta dall’on. Ghigo in occasione della
presentazione ufficiale delle celebrazioni, alla presenza del capo dello Stato.
L’unità di Italia é per noi un valore irrinunciabile, anche se deve essere
praticata non mortificando, ma valorizzando le autonomie locali. Il fatto che
su questo si divida il centrodestra non è un elemento secondario, ma il
segno di come sulla stessa idea di Paese tra Lega e Pdl ci siano divergenze
insanabili.