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RESCHIGNA (PD) VENERDI’ DECISIONE SU LEGITTIMITA’ DELIBERA ASL E ASO
La Conferenza dei capigruppo ha preso in esame la lettera inviata oggi al Presidente del Consiglio regionale (vedi oltre) in cui sostengo l’illegittimità parziale di quella delibera nelle parti in cui sancisce la separazione tra territorio e ospedale.
La legge regionale (18/2007, art.12) prevede che scelte di questo genere possano essere assunte solo attraverso un piano sociosanitario regionale. La delibera invece sancirebbe nuovi principi di gestione sanitaria, espropriando sindaci e istituzioni locali da ogni decisione, senza alcun confronto con le associazioni professionali e di cittadini.
La delibera non può infatti infatti essere considerata piano sanitario, nè è pensabile che un piano sanitario regionale possa essere redatto per stralci, senza la rappresentazione di un progetto complessivo. La conferenza dei capigruppo ha rinviato a venerdì ogni decisione,
congelando nel frattempo ogni discussione in Commissione sulla delibera stessa.
Una decisione che sosterremo con fermezza già dalla seduta di Commissione di domani mattina. Il riordino della sanità piemontese è un tema così complesso da non poter essere affrontato senza il pieno rispetto della legge.
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Torino, 25 gennaio
Al Presidente del Consiglio Regionale
S E D E
Oggetto: Proposta di Deliberazione n. 104 “Avvio progetto di riordino del sistema sanitario regionale. Definizione principi generali ed approvazione proposta di nuova configurazione degli ambiti organizzativi e territoriali delle ASR”.
Facendo seguito a quanto espresso nel mio intervento in aula nella seduta del 12 gennaio u.s. e nella Conferenza dei Capigruppo del 17 gennaio u.s., in merito alla Proposta di Deliberazione n. 104, intendo ritornare sui contenuti della stessa, anche in considerazione del fatto che risulta convocata la IV Commissione per la giornata di mercoledì 26 gennaio p.v., con all’ordine del giorno le prime determinazioni.
La proposta di Deliberazione in oggetto prevede il riordino territoriale di ASL ed ASO, nonché il trasferimento, nell’allegato A), dei presidi ospedalieri alle Aziende Ospedaliere; tale scelta non può essere assunta al di fuori del Piano Socio-sanitario regionale, così come previsto dall’art. 12 della legge regionale n. 18/2007.
La proposta di Deliberazione non può essere considerata Piano Sanitario, né è pensabile che un Piano Sanitario regionale possa esere redatto per stralci e, quindi, senza la rappresentazione di un progetto complessivo.
Per queste ragioni sono a chiederLe che prima che la IV Commissione del Consiglio regionale avvii l’iter d’esame della Proposta di Deliberazione citata, venga fatta una valutazione della problematica segnalata con la presente lettera, da parte Sua e dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari.
Le problematiche afferenti al riordino della sanità nella nostra regione sono importanti e richiedono di essere affrontate nel rispetto della legge regionale, senza il quale il confronto anche nel merito rischierebbe di svolgersi in modo ancora più complicato.La presentazione da parte della Giunta regionale di un progetto complessivo di riordino della Sanità, il confronto in Consiglio regionale e con la comunità piemontese incontrerebbe una ulteriore difficoltà.
Cordiali saluti
Aldo Reschigna