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Sanità, conferenza stampa gruppo PD su dati andamento primariati
Il gruppo regionale Pd ha reso noto oggi in una conferenza stampa i dati
sull’andamento dei primariati nelle ultime tre legislature provenienti dalle
aziende sanitarie. “Lo abbiamo fatto per ristabilire la verità, dopo le accuse
più volte rivolte dal presidente Cota al centrosinistra di aver moltiplicato i
primari”, ha spiegato il vicecapogruppo pd Stefano Lepri.Dai dati emerge che in dieci anni di Giunte di centrodestra (1995-2005) il
numero delle strutture dirigenziali è cresciuto del 146%, passando da 1147 a
2828. La Giunta di centrosinistra (2005-2010) ha invece invertito la
tendenza, diminuendo le strutture di 206 unità, -7%.
“La moltiplicazione dei primariati da parte del centrodestra – ha aggiunto
Lepri – non può essere spiegata solo con ragioni organizzative o di qualità
del servizio. Aumentare dirigenti e direttori di 1681 unità ha voluto dire
aumentare anche il personale intorno a loro. Ora il dato è chiaro, diciamo a
Cota: basta propaganda. Noi vogliamo guardare al futuro della sanità, ma
ancora non ci è stato possibile discuterlo con la maggioranza. Chiediamo un
tavolo di confronto sulla sanità piemontese, a partire dalla Commissione. Per
quanto riguarda i primariati, se Cota vuole cominciare a operare può
eliminare i doppioni, o accorpare le strutture sottoutilizzate. Ma non è più
tempo di propaganda”.
Per Nino Boeti, responsabile sanità del PD Piemonte, “la paralisi della sanità
da parte di Cota é anche dimostrata dal fatto che le scadenze presenti nel
piano di rientro sono già saltate, dei 160 provvedimenti promessi dal
direttore Monferino non ne é partito neanche uno. E i tagli di personale
promessi creeranno grandi problemi nella sanità, perché non sostituire
tecnici di laboratorio, psicologi, fisioterapisti che vanno in pensione vuol dire
mettere in grave crisi una struttura complessa come l’ospedale. Gravissima
anche la situazione degli infermieri: già ora ne mancano 4500, sostituirne
solo il 50% renderà tutto ancora più problematico”.
Per il capogruppo PD Aldo Reschigna “Questo piano di rientro è solo
esercitazione teorica, gli stessi uomini del centrodestra vanno nelle diverse
province ad assicurare che le strutture di quella zone, a differenza di quello
che dice il piano, non saranno toccate. Noi siamo disponibili a quel confronto
che Cota, a parole, dice di volere. Ma stiamo ancora aspettando il piano
sanitario, in Commissione si discute di questioni secondarie, quasi sempre
senza l’assessore. Così il confronto é impossibile”.