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Boeti (PD) sul PSSR
Il centro destra ha finalmente approvato, con un ritardo di un anno e tre mesi rispetto alle promesse iniziali di Cota, il Piano Socio Sanitario Regionale 2011- 2015.
Un documento di una 50ina di pagine che potrebbe essere adottato da qualunque regione d’Italia e forse d’Europa.
Tolte le prime pagine di dati epidemiologici su quanti siamo in Piemonte e qual è la nostra speranza di salute, il resto è un insieme di dati generici che potrebbero essere stati scritti in qualunque Regione.
Viene confermata l’ipotesi di dividere l’ospedale dal territorio e la realizzazione delle grandi aziende ospedaliere, per il resto non c’è una riga sull’edilizia sanitaria, viene riconfermato il piano delle liste d’attesa già adottato da Cota e che ha dato fin’ora pessimi risultati, mezza paginetta sulla prevenzione dalla quale spariscono i piani e i profili di salute, nemmeno una parola sulla salute degli immigrati, che ovviamente non interessa al centro destra, mezza paginetta sulla città della Salute, e qui sono stati lungimiranti, visto che lo Stato non mette un soldo e quindi non si farà, niente sui tanto sbandierati costi standard, vengono riproposti i CAP, senza che ci sia un soldo per realizzarli, ma la comicità si rasenta nel capitolo pomposamente intitolato: Fondo per non autosufficienze. Lo stesso che il Governo nazionale ha cancellato, e che il centro destra ripropone senza dire come finanziarlo. Un documento che sarà, io credo, bocciato da tutte le province e, soprattutto, da tutti gli uomini di buon senso.
PIANO_SOCIO_SANITARIO_REGIONALE_(12_ottobre_2011)