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REGOLAMENTARE LE ATTIVITÀ ESTRATTIVE NELLE CAVE

Domenico Rossi da anni segue con costanza il tema delle attività estrattive nelle cave, perché pur essendo apparentemente una materia per tecnici, nasconde questioni che ci riguardano tutti: tutela del suolo, paesaggio, economia circolare, rifiuti e molto altro.

Rossi: “Nel 2016 il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato una nuova legge regionale sulle cave, di cui sono stato primo firmatario, che ha l’obiettivo di portare il settore nel XXI secolo rendendolo più compatibile con ambiente, territorio e paesaggio.

Strumento fondamentale del percorso è proprio il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE), con il quale il pubblico definisce dove e quanto si può scavare, nel rispetto dell’ambiente.

Un documento necessario in quanto il Piemonte, a differenza di altre regioni, e ad eccezione della solo Provincia di Novara, ne è sempre stato sprovvisto, lasciando così, solo al mercato, la regolamentazione del settore.

Con la nuova legge l’intera regione è obbligata a dotarsi di un piano, ma purtroppo, il documento programmatico preparatorio approvato dalla giunta regionale ha un elemento di debolezza enorme, che io stesso ho voluto denunciare con forza in Commissione, rimanendo tuttavia inascoltato.

Così come attualmente previsto dalla Regione, infatti, il Piano stabilisce le possibili localizzazioni delle cave, ma non mette limiti ai quantitativi estraibili.

In questo modo il lungo e difficile lavoro di questi anni sulla regolamentazione delle attività estrattive rischia di essere, almeno parzialmente, messo in discussione, svuotando, di fatto, il senso e gli obiettivi della legge.

A chi giova tutto questo?

Non certo all’ambiente e nemmeno al mondo imprenditoriale.

Una scelta di questo tipo impoverisce il mercato danneggiando gli imprenditori onesti e non aiuta il riciclo degli inerti.

E’ fondamentale che anche i Sindaci si facciano sentire su questo aspetto e che la Provincia di Novara sappia difenda l’esperienza virtuosa del PAEP (Piano Attività Estrattive della Provincia) del nostro territorio, che essendo in linea con le esperienze più avanzate delle altre regioni, deve diventare modello per l’intero piano regionale.

Ho scritto al Presidente Alberto Cirio e all’assessore Andrea Tronzano in qualità di primo firmatario della legge: il documento attuale non è in linea con la legge che lo prevede e se non sarà modificato sono pronto a mettere in campo tutte le azioni possibili, anche di natura legale.

Puoi leggere la lettera qui:???????? https://bit.ly/3mpHOiu
Puoi approfondire al link che segue:???????? https://bit.ly/3mmKhKt