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POLIZIA PENITENZIARIA. LA GIUNTA TRADUCA LE BUONE INTENZIONI IN AZIONI CONCRETE

LE ISTITUZIONI DEVONO RIDISEGNARE UN SISTEMA CARCERARIO FINALIZZATO A MIGLIORARE LE CONDIZIONI AL LORO INTERNO. ASSUNZIONI, INVESTIMENTI E FORMAZIONE CONTINUA NON SONO PIU’ RINVIABILI

18 aprile 2023 – Si è tenuto oggi il Consiglio regionale aperto sulle “Condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria sul territorio della Regione Piemonte”.

“Gli agenti della polizia penitenziaria compiono, quotidianamente, un grande lavoro all’interno delle strutture carcerarie e si trovano spesso a dover operare in condizioni difficilissime. Oggi abbiamo potuto affrontare il tema del sovraffollamento e, più in generale, delle condizioni delle carceri, attraverso l’ascolto degli agenti di polizia penitenziaria, un argomento tanto delicato che riteniamo debba essere analizzato sotto diversi aspetti perché le Istituzioni e lo Stato possono e devono fare di più e meglio per rendere le condizioni delle carceri più sostenibili” dichiarano il Presidente del Gruppo consiliare del Partito Democratico e il Vicepresidente del Gruppo consiliare del Partito Democratico e Consigliere regionale Pd di Alessandria

“Innanzitutto – spiegano gli esponenti dem – riteniamo che debba essere migliorato l’aspetto sanitario fuori e dentro le carceri. Da troppo tempo si ripete che la sanità carceraria deve essere potenziata, ma le risorse sono scarse e pochi gli addetti. Occorrerebbe rafforzare il servizio sanitario all’interno del carcere per evitare che qualsiasi problema di salute di un detenuto ne richieda l’invio alle strutture ospedaliere. All’interno degli ospedali, inoltre, dovrebbero essere previsti percorsi specifici dedicati ai detenuti e aree interne prive di promiscuità con gli altri pazienti. Infine, bisogna trovare una soluzione concreta e definitiva alle difficoltà che la polizia penitenziaria incontra nella gestione dei detenuti problematici, dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari”.

“E’ sotto gli occhi di tutti la cronica carenza di personale – affermano i Consiglieri – che rende difficile il lavoro degli agenti penitenziari che si trovano a dover operare, nella maggior parte dei casi, in strutture fatiscenti e sovraffollate, in istituti di pena costruiti parecchi anni fa che si caratterizzano per la vetustà, la mancanza di interventi di manutenzione e celle e spazi comuni dedicati alla socialità non del tutto adeguati e angusti. In generale il sovraffollamento influenza negativamente la vita di agenti e detenuti, e si deve provvedere a risolverlo tempestivamente. E’ necessario, quindi, elaborare al più presto un piano di manutenzione straordinaria del patrimonio edilizio carcerario esistente, adeguandolo agli standard europei. Servono assunzioni e occorrono anche investimenti nella formazione continua della polizia penitenziaria impegnata in un ruolo tanto difficile e delicato”.

“Un altro tema è quello dell’educazione. Il carcere, infatti, ha per sua natura, un intento riabilitativo e rieducativo, non deve umiliare e abbruttire chi vi è recluso. Investire sull’offerta educativa e formativa significa garantire migliori condizioni di vita ai detenuti e, di conseguenza, migliorare il lavoro degli agenti che vivono nella struttura. Occorrono più fondi da dedicare a queste attività altrimenti la detenzione non avrà assolto al dettato stabilito dalla Costituzione di consentirne un effettivo reinserimento lavorativo e sociale, una volta scontata la pena” proseguono i Consiglieri regionali Pd.

 “Se è vero che il grado di civiltà di un popolo – concludono i Consiglieri del Pd – si misura anche attraverso il sistema carcerario. Allora dobbiamo, tempestivamente, ridisegnarne uno finalizzato alla rieducazione di chi ha sbagliato e al suo reinserimento e all’interno del quale la polizia penitenziaria possa svolgere il proprio lavoro senza doversi confrontare, ogni giorno, con una situazione insostenibile”.