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PENTENERO- ROSSI (PD): “BOLLO AUTO IBRIDE: STANGATA PER CITTADINI E SETTORE AUTOMOTIVE”

27 novembre 2024 – “Dal 2025 non ci sarà più l’esenzione del bollo auto per chi acquista un veicolo ibrido. Nella Variazione di Bilancio della Giunta Cirio è stato deciso di abolire la disposizione per la quale chi acquistava un veicolo ibrido era esente dal bollo per 5 anni. Dal prossimo gennaio chi acquista un ibrido pagherà fin da subito il 50% del bollo. Il Partito Democratico ha provato, in tutti i modi, in Commissione e in Aula, a correggere, con un emendamento, questa decisione assurda per tanti motivi: in primis perché 4 milioni di euro su una variazione di Bilancio di 19 miliardi si possono e si devono trovare e non certo, come proposto dalla Lega Salvini, tagliando i fondi per l’Edisu, per le borse di studio di tanti ragazzi che hanno il diritto di poter studiare e che devono essere sostenuti” dichiara la Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Gianna Pentenero.
“L’esenzione del bollo per le auto ibride – prosegue la Presidente Pd – poi rappresentava anche un sostegno, certo non una soluzione definitiva, ma comunque un aiuto, a tutto il mondo dell’automotive che vive una crisi gravissima con 50mila posti di lavoro a rischio e 300 piccole imprese dell’indotto che lottano quotidianamente per mantenere la produzione. Inoltre, cancellare questa disposizione significa fare un passo indietro nell’ottica della sostenibilità ambientale: certo l’ibrido non è l’elettrico, ma rappresenta, pur sempre un passaggio verso una transizione ecologica più decisa”.
“Siamo di fronte ad un vero e proprio attacco al settore, già in crisi, dell’automotive, che si unisce al taglio al fondo del settore annunciato dal Ministro Giorgetti – interviene il Consigliere regionale e Segretario regionale Pd Piemonte Domenico Rossi – sono tutte azioni che avranno ripercussioni gravi per i lavoratori e per i cittadini. Altrettanto grave è il perseverare della destra nella negazione della crisi climatica. Una posizione ingiustificabile: continuare a comportarsi come se nulla stesse succedendo non fa altro che condannare le future generazioni a pagare tutto il peso di queste scelte drammatiche”.
“Insomma una scelta contro i lavoratori, contro i giovani e contro l’ambiente. Il contrario di ciò che servirebbe al paese e al Piemonte” conclude Rossi.