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TERZO VALICO DEI GIOVI. DOCUMENTO DEL PARTITO DEMOCRATICO DEL PIEMONTE E DELLA LIGURIA

Il Partito Democratico del Piemonte e della Liguria si sono incontrati a Genova e hanno redatto un documento relativo al Terzo valico dei Giovi che qui alleghiamo.
Per il PD il Terzo valico rappresenta una delle opere più importanti che si stanno realizzando in Italia, può e deve costituire un’occasione di sviluppo per tutto il Nord, e in particolare per i territori della Liguria e del Piemonte, anche per la funzione chiave che riveste a supporto del sistema portuale e retro portuale.


Per questo il PD ha chiesto che vengano istituiti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Tavolo Istituzionale e un Osservatorio Tecnico che servano da raccordo tra i livelli di Governo nazionale, regionale e il sistema delle autonomie locali coinvolte nell’opera. Tali strumenti avranno il compito di risolvere la molteplicità dei problemi collegati, sia alla realizzazione dell’opera sia alla sua futura gestione e piena valorizzazione anche ai fini dello sviluppo locale di area vasta. Inoltre, riteniamo necessario attivare l’Osservatorio ambientale già esplicitamente previsto nell’ambito della Deliberazione del CIPE, ciò allo scopo di dare corso a tutte le ulteriori indagini relative all’ambiente e alla sicurezza.
In particolare i temi del rischio amianto e delle fonti idriche, vanno affrontati con un’adeguata campagna di indagini tecniche e specialistiche, condotte al massimo livello di approfondimento scientifico, da soggetti dotati di indiscutibile terzietà, in grado di restituire ai lavoratori e alle comunità locali risposte certe e verificabili.
Evidenziamo l’atteggiamento negativo della Regione Piemonte: di sostanziale disimpegno dagli accordi a suo tempo sottoscritti, di latitanza verso le istituzioni e le popolazioni locali dell’Alessandrino, sia per quanto riguarda il ruolo che ad essa compete nella gestione delle partite ambientali e territoriali, sia per quanto riguarda la decisione di cancellare le risorse e gli investimenti a suo tempo previsti per potenziare e valorizzare gli assets ferroviari e interportuali collocati tra Alessandria e la Valle Scrivia.
Particolarmente significativa è la latitanza della Regione nel momento in cui l’avvio degli espropri da parte di Cociv, condotto secondo metodi molto discutibili e, in non pochi casi, arbitrari, sta generando confusione e legittime tensioni nelle comunità locali, di fronte alle quali sarebbe indispensabile la presenza di un’autorità pubblica capace di farsi garante di fronte ai cittadini della tutela dei loro diritti e della regolarità delle procedure.
Allo stesso modo, evidenziano come risulti incomprensibile la pervicacia con la quale la stessa Regione Piemonte cerca di smantellare la Fondazione SLALA, unico soggetto giuridico di coordinamento oggi esistente tra i territori ligure e piemontese, evocando il ruolo di una costituenda “cabina di regia” sulla logistica del Nord-Ovest, che almeno sino ad oggi non ha svolto alcuna incisiva funzione.
Il PD del Piemonte e della Liguria si sono impegnati a stabilire uno speciale patto di azione per sviluppare politiche comuni e coordinate sul terreno delle iniziative per lo sviluppo, l’ambiente, le grandi infrastrutture, il marketing territoriale, le politiche per la ricerca, l’università e l’innovazione al servizio di una nuova stagione di politiche industriali. In tal modo, si auspica di inaugurare una cooperazione rafforzata, tra Liguria e Piemonte, che possa essere trasferita dentro le rispettive istituzioni, nel segno di un nuovo centrosinistra.

Gianfranco MORGANDO Segretario regionale PD Piemonte
Daniele BORIOLI Resp. Dipartimento Trasporti e Infrastrutture PD Piemonte

DocumentoTerzoValico.PDPiemonteLiguria