ASSEMBLEA REGIONALE PD Dipartimento Lavoro
Lavoro, le nostre proposte
Assemblea Regionale Partito Democratico, Torino, 18 Settembre 2010
Gruppo di Lavoro: LAVORO
Relazione sul dibattito nel gruppo di lavoro sui temi del “Lavoro e welfare”
Coordinamento: Piero Pessa, Alessandro Bizjak
Il dibattito nel gruppo di lavoro ha evidenziato una serie di proposte e di critiche rispetto ai contenuti espressi nelle posizioni contenute nel documento nazionale.
Tutti gli intervenuti hanno espresso preoccupazione rispetto all’andamento della crisi economica che, per quanto riguarda la nostra regione, comporta fondati rischi di manifestare pesanti criticità sociali nei prossimi mesi. Le difficoltà dell’economia piemontese, che ha ancora una quota consistente del settore manifatturiero, sono evidenti, con un probabile peggioramento del bilancio occupazionale e i segni di ripresa sono troppo incerti per sperare in un “aggiustamento” della situazione nel prossimo futuro. Inoltre i consistenti “tagli” imposti dal governo agli enti locali penalizzano il welfare locale, riducendo la possibilità d’interventi adeguati rispetto alla gravità dei problemi.
Per questo alcuni hanno posto l’esigenza che le proposte del PD su lavoro e welfare (flex security e universalità dei diritti di cittadinanza) non siano soltanto oggetto di dibattito interno, ma diventino concrete iniziative politiche che si misurino con gli specifici problemi dei diversi territori, soprattutto nei territori dove il PD ha responsabilità di governo.
Pur condividendo il senso delle proposte contenute nel documento nazionale, sono state espresse delle critiche per la genericità di alcuni contenti e l’insufficiente livello di dettaglio delle proposte. In particolari molti sono intervenuti sul tema del lavoro indipendente, sottolineando come i dati dimostrino che la condizione di una parte di questi lavoratori può anche essere peggiore di quella dei lavoratori dipendenti, tuttavia le proposte del documento (es.: Statuto dei lavoratori autonomi) sono ancora troppo generiche per poter esprimere un giudizio completo. Del resto una genericità analoga è stata rilevata da altri su altri temi (ammortizzatori sociali, previdenza, politiche attive del lavoro, formazione ecc.). In tal senso è emersa la necessità di ulteriori approfondimenti che chiariscano meglio il senso di alcune proposte.
Una critica di fondo, che riguarda la stessa impostazione del documento nazionale, riguarda il tema delle risorse necessarie a sostenere la politica di riforma del welfare indicata nel documento e le politiche necessarie a riavviare la crescita economica. Il documento nazionale è carente su questo punto, su cui si limita a citare la necessaria gradualità dell’intervento riformatore “al fine di evitare ogni onere aggiuntivo per la finanza pubblica”. Nel dibattito è emerso con forza il tema di dove recuperare le risorse necessarie per una politica alternativa a quella dell’attuale governo. Anche perché alcune proposte per riformare ed estendere il welfare e per rilanciare la crescita economica hanno indubbiamente dei costi immediati, che devono essere indicati e su cui si deve trovare la “copertura” finanziaria per rendere più credibili le stesse proposte di riforma.
In definitiva la riunione del gruppo di lavoro si è conclusa raccogliendo la necessità di proseguire il lavoro e indicando alcuni temi su cui riunire di nuovo il gruppo per effettuare ulteriori approfondimenti: il welfare, il lavoro dipendente e il lavoro indipendente.