Cultura: quali prospettive in Piemonte dopo la vittoria di Cota
Dopo la vittoria di Roberto Cota e della Lega, in questi giorni la cultura sta tornando argomento di discussione, come se si scoprisse ora, a cose fatte, la sua importanza all’interno dei programmi politici. Da sempre il PDe le forze che hanno sostenuto Mercedes Bresso hanno tenuto alta l’attenzione sulla pianificazione culturale e sul peso che questa deve avere in un buon programma di governo e se ora da più parti ci si chiede cosa invece farà la destra, è perché forse non erano così chiari contenuti e proposte.
Da parte nostra rimane fondamentale la necessità di incontro e confronto tra tutti gli attori e a tutti i livelli dell’amministrazione, confronto che deve necessariamente coinvolgere le amministrazioni locali, la Provincia, la Regione stessa per una pianificazione capace di vedere a lungo periodo. Non è l’ente più ricco e più munifico che deve tracciare le direttive autonomamente, ma le strategie di investimenti, proposte ed eventi devono invece nascere da collaborazioni e dialoghi reali.
Non è data cultura per imposizione o per scelta univoca, perché alla base di un progetto culturale consapevole ed efficace c’è la capacità di dialogo e di condivisione tra le parti. Solo se Comuni, Province e Regione continueranno a confrontarsi e lavoreranno in stretta sinergia sarà possibile garantire a tutti i cittadini, e non solo a coloro che di cultura si occupano, una seria e valida offerta; se non sarà questa la strada che seguirà la nuova Giunta, il rischio è tornare a un isolamento cui il Piemonte e i piemontesi per fortuna non sono più abituati.
Francesca Cilluffo, Responsabile Cultura PD Piemonte
cultura@francescacilluffo.com