DIPARTIMENTI Dipartimento Ambiente
La Green Economy in Italia. Le proposte del PD
Le proposte del Partito Democratico
PREMESSA
Se c’è un campo in cui è maggiore la distanza tra Partito Democratico e centrodestra questo è quello delle politiche ambientali. Questo è evidente nelle tradizionali politiche di salvaguardia del nostro ambiente e della salute dei cittadini. Basti pensare alle varie sanatorie dell’abusivismo edilizio, al rilancio di una fonte impegnativa sul piano economico e dai molti problemi aperti come il nucleare, al taglio delle risorse per la difesa del suolo, al rischio di indebolire la lotta contro i crimini ambientali e le ecomafie con le norme legate alle intercettazioni telefoniche o al processo breve.
Anche nell’ultima manovra economica di Governo è mancata qualsiasi idea di politica ambientale avanzata. Si è anzi riusciti a fatica ad evitare che venissero tagliati drasticamente gli incentivi per le fonti rinnovabili, ma si sono dimezzarti i fondi per i parchi nazionali, non si è rifinanziato il credito di imposta del 55% per l’efficienza energetica nell’edilizia, manca qualsiasi spinta all’innovazione e alla ricerca. E l’elenco potrebbe continuare. Più di fondo è emerso in questi anni un’impostazione molto diversa su come affrontare le grave crisi economica che ha colpito l’economia mondiale e il nostro paese in particolare. “Occuparsi di ambiente in un momento di crisi è come fare la messa in piega quando si ha la polmonite” ha dichiarato Berlusconi all’inizio della crisi. Riproponendo un approccio tradizionale di larga parte della destra italiana che vede le politiche ambientali come un vincolo, una specie di tassa e, nelle migliori delle ipotesi, come un lusso da periodi di vacche grasse.
Non è da tempo più così: basti pensare a quanto propongono nel mondo tanti leader del centrodestra da Sarkozy alla Merkel e Cameron. La green economy è ovunque vista come una delle strade principali per rilanciare su basi nuove e più solide l’economia. La stessa vicenda Fiat-Chrysler sarebbe stata impensabile se la Fiat non avesse posseduto tecnologie in grado di produrre auto che consumano e quindi inquinano meno.
E tutto questo è vero ancor più nel nostro paese dove la green economy si incrocia con la qualità, la coesione sociale, i territori come fattori fondamentali per rendere competitive la nostre imprese. [segue…]