Epifani: “Basta ostacolare Enrico anche lui sarà candidato premier”
Intervista a Guglielmo Epifani su la Repubblica del 17/7/2013 – di Pasquale Notargiacomo
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«Le dimissioni di Alfano? Se sapeva, sono inevitabili. Ma in quel caso l`esecutivo è a rischio». Il segretario pd Guglielmo Epifani, intervistato a Repubblica.tv dal vicedirettore Massimo Giannini, evoca quello che potrebbe delinearsi come scenario peggiore per il governo Letta, messo in affanno dall`affaire kazako.
Le prime teste del caso Ablyazov sono rotolate. Ma è possibile, segretario Epifani, che non ci siano responsabilità politiche?
«Il fatto che si sia dimesso Procaccini non è usuale, non ricordo un fatto del genere. Sarà fondamentale leggere la relazione del capo della Polizia. Quello che è accaduto è di straordinaria gravità. Sono stati violati diritti umani. Se Alfano sapeva va da sé. Se non sapeva è ancora più inquietante. Può cadere il governo se si dimette? È chiaro che il Pdl trarrebbe le conseguenze…».
Un altro caso aperto è quello degli insulti di Roberto Calderoli al ministro Kyenge.
«In qualsiasi altro Paese chi pronuncia offese del genere se ne sarebbe andato. La verità è che non abbiamo uno strumento per sfiduciare nessuno».
Anche le vicende giudiziarie di Berlusconi condizionano la maggioranza come nel caso della sospensione dei lavori dopo la data dell`udienza Mediaset in Cassazione.
«Non è stata una sospensione. Ci è stato chiesto il tempo al Senato di una riunione politica. Soltanto un cambiamento nell`organizzazione dei lavori».
Ha fatto discutere anche la proposta Mucchetti-Zanda sull`incompatibilità.
«Quel ddl metterebbe l`Italia al passo con gli Usa e l`Europa. Con quella legge, Berlusconi avrebbe dovuto scegliere da tempo, un po` come Bloomberg. Se stiamo al testo attuale, invece, diventa difficile votare l`ineleggibilità».
C`è l`ipotesi di un salvacondotto per il Cavaliere?
«Non c`è nessun motivo per votare amnistia e indulto».
Qual’ è il futuro del governo Letta?
«Questo è un governo di servizio. Tirare a campare non fa bene al Paese. Quando Letta è andato alle Camere ha indicato un tragitto. Il punto è se da qui ad allora si riescono a fare quello cose che il premier ha detto di voler fare. Ci si riesce, se non ci sono ostacoli ogni giorno».
Il governo fatica a trovare risorse e su Iva e Imu si dovrà decidere a breve.
«L`attuale esecutivo si ritrova zero curo per fare investimenti. Secondo me, è meglio che l`Iva non aumenti. L`Imu, invece, bisogna toglierla alla fasce che fanno fatica. La riforma Fornero sulle pensioni, poi, è troppo rigida per la flessibilità in uscita e dobbiamo onorare l`impegno con gli esodati».
Congresso del Pd, si parla tanto di regole.
«Sono stanco di discutere di regole. Servono per fare un Congresso più democratico e più partecipato, procedendo dal basso verso l`alto. A settembre l`Assemblea cambierà lo statuto. L`iter per il segretario si chiude entro l`anno».
Chi potrà partecipare alle primarie?
«Sono per il voto aperto, secondo criteri però che evitino che vengano a votare elettori di altri partiti».
Segretario del partito e candidato premier devono coincidere?
«Non hanno coinciso in passato e non lo sarà automaticamente neanche in futuro. Se uscisse fuori un altro Prodi, lo escluderemmo perché non è segretario?».
Renzi accusa i capicorrente di volerlo escludere.
«Lui ha tutto il diritto di candidarsi ma deve valutare pro e contro essendo lapersonachepotreb be guidare domani lo schieramento di centrosinistra».
Lei si ricandida?
«No».
Enrico Letta potrebbe essere in campo come futuro premier?
«Dico di sì. Molto, però sarà in relazione a come si svilupperà il lavoro del governo».