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4 ore di attesa sulla Ivrea-Chivasso. Mancano i treni. Avetta: “La Regione intervenga”

Nei primi giorni di FASE2 si stanno evidenziando molti disagi nel trasporto ferroviario. E se non si interviene in fretta per garantire viaggi in sicurezza con orari e corse in numero adeguato alle esigenze dei pendolari, si rischia un ritorno massivo alla vecchia auto . In questo modo però faremmo molti passi indietro per la qualità dell’aria che respiriamo. Per questo ho chiesto alla Regione di intervenire su Trenitalia.

Alberto Avetta, Consigliere regionale PD

QUI DI SEGUITO L’INTERVISTA SUL GIORNALELAVOCE.IT

“Sulla linea ferroviaria Torino-Aosta sono stati apportati significativi cambiamenti di orario e soppressi molti treni, con attese che a volte si estendono fino a quattro ore tra un convoglio e quello successivo, causando così gravi disagi ai pendolari. In particolare è stato soppresso il diretto con partenza da Ivrea alle 16.31 e arrivo a Torino alle17.30, una corsa molto utilizzata. Il che significa che dopo il diretto da Ivrea delle 15.31, si devono attendere tre ore, fino al diretto delle 18.31 che raggiunge Torino non prima delle 19.30. Tutto questo costringe i pendolari – che peraltro pagano un abbonamento annuale – ad utilizzare bus o a ripiegare sui mezzi privati per riuscire a raggiungere casa. La Regione Piemonte deve intervenire, chiedendo a Trenitalia di garantire un servizio in massima sicurezza e di qualità, ancora più nella Fase2. C’è infatti il rischio concreto di una fuga dei cittadini verso la mobilità privata su gomma, con tutte le conseguenze negative a partire dalla qualità dell’aria”.

Lo dichiara il consigliere regionale Alberto AVETTA (PD), che ha presentato in Consiglio regionale un’Interpellanza sui disagi conseguenti ai cambi di orari e alla riduzione delle corse sulla tratta ferroviaria Torino-Ivrea-Aosta. “E’ strategico garantire sicurezza ai passeggeri e valorizzare il trasporto pubblico su ferro, tanto più che ad oggi non risultano previste risorse regionali specifiche, collegate all’emergenza Covid19, a sostegno del trasporto privato eco-compatibile”.