Il centrodestra ritira l’emendamento sul gioco d’azzardo. Furia: “Attenzione: è solo la battaglia, non la guerra”
Questo è l’esito di una battaglia importante dei nostri consiglieri regionali. Il ritiro dell’emendamento perlomeno sana quella che era una vera e propria rottura istituzionale inaccettabile (ossia cambiare normative corpose e complesse con un emendamento apposto in piena notte a una legge che parla d’altro).
Attenzione: è solo la battaglia, non la guerra. Ci troviamo in Commissione a combattere la piaga del gioco d’azzardo.
Paolo Furia
su Repubblica Torino del 19/6/2020
Il centrodestra frena. E ritira l’emendamento sulle slot machine, presentato con un blitz durante la discussione del provvedimento collegato alla finanziaria a Palazzo Lascaris. Una mossa “notturna” che aveva mandato sulle barricate le opposizioni e costretto il presidente Alberto Cirio a un lungo confronto ieri nel pomeriggio. Oggi la decisione: sparisce l’emendamento che smonta di fatto la legge della legislatura Chiamparino che pone paletti e regole rigide sull’installazione delle macchinette, compreso un “distanziometro” tra le postazioni del gioco d’azzardo e i luoghi sensibili, come chiese, scuole, ospedali e centri anziani. Uno stop solo temporaneo: la modifica della legge contro il gioco d’azzardo fa infatti parte del programma elettorale del centrodestra e la giunta rinnova l’impegno di voler approvare un nuovo provvedimento entro l’estate, ma a partire dal progetto di legge già depositato in commissione, rinunciando alla forzatura delle ultime ore.