NON AUTOSUFFICIENZA. CANALIS: “ANZIANI DIMENTICATI”
LA REGIONE NON ATTIVA NUOVI INGRESSI NELLE RSA E NEPPURE NUOVI PROGETTI DI ASSISTENZA A DOMICILIO A TORINO
La consigliera regionale Monica Canalis denuncia: “Solo 14 nuovi progetti di assistenza domiciliare attivati nella città di Torino dal 1 luglio al 9 ottobre”
“L’assistenza alle persone non autosufficienti è un tema prioritario in una Regione con un quarto della popolazione sopra i 65 anni e in una città come Torino, dove le persone anziane o disabili, in alcuni quartieri, superano il 25% del totale.
Eppure dal 1 luglio al 9 ottobre 2020, l’ASL Città di Torino ha attivato soltanto 14 nuovi progetti di assistenza domiciliare, a fronte di ben 561 persone che hanno ricevuto una valutazione di non autosufficienza dall’UVG. Tra queste 156 hanno ricevuto criteri di priorità per la particolare gravità.
Non solo la Regione Piemonte in questi mesi di pandemia non ha sostituito i posti in convenzione rimasti vuoti nelle Rsa, ma ora sta anche bloccando i nuovi progetti di assistenza domiciliare.
Così le famiglie rischiano di scoppiare”: lo dichiara la consigliera regionale Monica CANALIS (Pd), a commento della risposta al Question Time discusso oggi a Palazzo Lascaris.
“Temo che questa Giunta regionale a trazione leghista stia approfittando del periodo di gestazione del nuovo Piano Regionale per la non autosufficienza per ridurre il numero di persone assistite a Torino città, e demolire così il modello torinese costruito negli ultimi 20 anni.
Le buone pratiche dovrebbero venire estese agli altri territori, anziché essere penalizzate.
A rimetterci sono le centinaia di torinesi non autosufficienti rimasti senza assistenza.
Icardi e Caucino non sono di Torino, ma Torino rappresenta un quinto del Piemonte e meriterebbe più attenzione”.
Monica Canalis – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale