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ALESSANDRIA, RAVETTI: PROGRAMMARE ORA L’EVENTUALE POSIZIONAMENTO DI UN OSPEDALE DA CAMPO ANCHE SE RISULTASSE IN FUTURO NON NECESSARIO

Un piano di protezione civile non viene scritto quando c’è il terremoto e nemmeno quando esce il fiume.

Il Piano di protezione civile serve per programmare le risposte in base ai diversi possibili scenari. Per il Covid-19 è la stessa cosa, serviva un piano specifico in grado di programmare tutte le risposte possibili a fronte dei diversi scenari.

Ecco, per esempio, nello scenario in cui il numero di ricoveri superasse il limite d’accoglienza delle attuali strutture non sarebbe da escludere l’utilizzo di uno o più “ospedali da campo” normalmente nelle disponibilità dell’Esercito.

In tal caso per Alessandria, già da ora, inviterei l’Amministrazione Comunale ad immaginare uno scenario con un ospedale da campo nei pressi del Sant’Antonio e Biagio (parcheggio tra la Pacto e l’Istituto Volta) con eventuali modifiche alla viabilità e assicurazioni su approvvigionamento energetico e connessioni primarie.

Domenico Ravetti