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Canalis: “Le restrizioni non sono una punizione, ma una forma di protezione della salute, a cui dovranno seguire ristori importanti per le imprese piemontesi “

❗️Da giorni l’ordine dei medici ed il sindacato dei medici ospedalieri chiedevano maggiori restrizioni per il #Piemonte.
???? Io non conosco i dati delle altre Regioni, ma conosco quelli della mia:

– tasso di #ricoveri ospedalieri più alto d’Italia,
– #operatori sanitari allo stremo e in gran numero ammalati,
– COVID Hospital e COVID Hotel aperti in ritardo,
– macchina dei tamponi imballata con centinaia di persone sequestrate a casa nella scandalosa attesa di un #tampone o del suo esito,
– #Sisp (Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle Asl) disorganizzati e non coordinati coi medici di base per prevenire i contagi sul #territorio prima dell’ospedalizzazione,
– solo una minima percentuale dei 40.000 ospiti delle #Rsa (quasi tutti over 65 e con patologie) già raggiunti dal #vaccino anti influenzale,
– Protocollo regionale sulle cure domiciliari delle #Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) attivato solo il 31 ottobre.

Fa quindi specie che oggi #Cirio, invece di fare mea culpa per non aver potenziato adeguatamente l’organizzazione della #sanità piemontese, materia su cui le Regioni hanno una forte #autonomia, spari a zero contro il Governo.

 Le restrizioni non sono una punizione, ma una forma di #protezione della salute, a cui dovranno seguire #ristori importanti per le imprese piemontesi che nei prossimi 15 giorni dovranno restare chiuse.

❗️Basta polemiche. Ora lavoriamo tutti uniti per far abbassare i contagi e i ricoveri.
O il Piemonte sarà presto al collasso!

Monica Canalis, Consigliere Regionale PD e Vice Segretaria regionale