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Sanità. In Piemonte liste d’attesa esasperanti: i dati sono chiari

Nella graduatoria sui LEA siamo passati dal 1° al 7° posto e gran parte della colpa è dovuta alle liste d’attesa, dove il Piemonte registra il punteggio più basso.
Eppure Cirio e Icardi ritengono di aver ottenuto risultati ‘straordinari’ grazie al piano di abbattimento dei tempi di attesa varato dalla Giunta.
 Chi avrà ragione?
Il Vicepresidente  Daniele Valle ha fatto qualche telefonata per cercare di prenotare una visita o un esame. Questo l’esito della ricerca.
 Visita dermatologica: agosto ’24 alle Molinette, marzo ’24 a Lanzo o luglio ’23 a Stresa
 Visita oculistica? giugno ’24 alle Molinette, o gennaio ’24 a Giaveno
 Risonanza magnetica della colonna a Torino non c’è speranza, bisogna andare all’ospedale di Rivoli ad ottobre
 Esame del fondo oculare: nessuna speranza su Torino, disponibile a novembre a Valenza
 Ecografia muscolotendinea: bisogna andare a Ivrea a febbraio ’24
 Otorino: il primo posto è al San Giovanni Antica Sede, a gennaio del ‘24, quindi meglio andare a Gassino dove c’è posto ad agosto.
 Valle aggiunge: “Sono tutti dati che smentiscono la narrazione della Giunta regionale, confermano le critiche più volte ribadite dal Pd e le denunce degli operatori del Cup Unico. Sono dati che ci confermano il fatto che ci sono molti piemontesi che non riescono a prenotare visite ed esami perché non trovano alcuna disponibilità oppure si trovano di fronte ad attese insostenibili, per cui preferiscono, se possono, rivolgersi al privato. Quindi, dati alla mano. Il ministero della Salute ha ragione, Cirio e Icardi hanno torto”