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Gariglio: “Per il Piemonte in crisi, rivoluzione Chiamparino”

Intervista a Davide Gariglio su la Repubblica del 29/3/2014 – di Sara Strippoli

DAVIDE Gariglio, Matteo Renzi dice che in Piemonte si gioca in trasferta, visto che nel 2010 il centrosinistra ha perso le elezioni. Davvero giocate fuori casa?

“Abbiamo perso nel 2010, ma grazie alle liste false. Oggi abbiamo un candidato fortissimo come Chiamparino. Non dire che siamo in trasferta”.

Questa mattina dal palco del Carignano cosa chiederà il segretario regionale del Pd nel giorno della proclamazione ufficiale di Sergio Chiamparino?

“Gli dirò di andare in Regione e fare la rivoluzione”.

Rivoluzione è un termine che può essere associato a Chiamparino?

“Fuori di battuta, il messaggio che Chiamparino condivide è che la situazione in Piemonte è tale da richiedere un radicale cambio di marcia. I bisogni sono aumentati e le risorse diminuite. Occorre percorrere strade nuove. Le persone le abbiamo, Chiamparino è un eccellente capitano”.

Matteo Renzi verrà a Torino il 12 aprile e ha scelto Torino per lanciare la campagna elettorale nazionale per le amministrative. Immaginate una piazza o un palazzetto al chiuso?

“A me personalmente non dispiacerebbe una piazza, ma parliamo del presidente del Consiglio, l’organizzazione dev’essere ferrea”.

L’avversario da battere è il centrodestra o il Movimento 5 stelle?

“Tutti e due. Il Movimento 5 stelle cavalca il sentimento dell’antipolitica. Il centrodestra ha radici in Piemonte ma è in un caos totale ancora in queste ore. E l’amministrazione Cota è stata la peggiore che abbiamo mai avuto in Piemonte, i cittadini lo sanno”.

I grillini sono già in campagna elettorale, batteranno la regione in camper. Prova un po’di invidia per la velocità con cui si muovono?

“Nessuna invidia. Loro hanno fatto primarie farlocche on line Noi il candidato lo abbiamo trovato prima di tutti ed è il più forte”.

Voi le primarie non le avete fatte.

“In questo caso non erano davvero necessarie. C’era l’accordo di tutti”.

Davide Bono è un suo collega consigliere a Palazzo Lascaris. Come lo valuta?

“Molto bravo a cavalcare la protesta, molto meno a fare proposte”.

I grillini puntano sulla rinuncia ai vitalizi, sulla riduzione dei costi della politica. Il Pd come replica?

“Loro sulla riduzione dei costi fanno propaganda, noi fatti. Il programma del Pd è chiaro a livello nazionale – l’abolizione del Senato, la riforma delle Province – e anche in Regione i consiglieri non devono guadagnare più del sindaco del capoluo- go. In Piemonte applicheremo alla lettera. Non è certo così che si rilancia la Regione ma è un segnale che dobbiamo assolutamente dare”.

L’indennità dei consiglieri sarà ridotta ad inizio legislatura o per i prossimi che entreranno com’è stato fatto in passato?

“Subito, da questa legislatura”.

Avete nuovi sondaggi?

“Li avremo quando ci sarà il nome del candidato del centrodestra”.

I numeri visti finora dicono che anche in assenza di candidato la distanza è minima. Preoccupati che con l’arrivo del nome possa ulteriormente accorciarsi?

“No, abbiamo il candidato migliore e il Pd supererà il 30 per cento. Abbiamo avuto il 23 nel 2010 e adesso, oltre a Chiamparino, abbiamo anche Matteo Renzi”.

La questione Plano a Susa è imbarazzante. Chiamparino dice che voterà per la candidata di Ncd. Lei farebbe lo stesso?

“Il Pd è Si Tav e questa è una certezza. Plano corre con una lista civica e quella di Chiamparino è stata una provocazione”.

Il Pd dunque avrà un suo candidato?

“Lo deciderà il partito in Valle di Susa”.

Se fosse un aut-aut, cosa sceglierebbe fra Sel e Ncd?

“Nella nostra coalizione c’è Sel e Ncd vuol dire Nuovo Centrodestra, e il termine destra non ci appartiene”.

Se la Regione risultasse ingovernabile?

“Non accadrà. Confidiamo di vincere e governare con le nostre forze”.