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Regioni: Reschigna, subito rendiconto Piemonte

logo_ansa(ANSA) – TORINO, 11 GIU – Il primo passo che il vicepresidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna intende compiere nella nuova veste di assessore al Bilancio della giunta Chiamparino e’ la presentazione del rendiconto della gestione 2013. “Sara’ questa l’occasione – spiega Reschigna intervistato dall’ANSA – per mettere a punto un documento che rispecchi fedelmente la situazione economica della Regione. Lo faccio senza alcun intento polemico – rimarca – ma mi sembra giusto a inizio legislatura rappresentare la situazione reale dei conti, per evitare che diventi il tema dei prossimi cinque anni. Il mio obiettivo e’ che il rendiconto possa venire approvato prima della pausa estiva, e che entro lo stesso termine possa essere avviato il discorso sull’assestamento del bilancio 2014. Gli impegni sono quelli che il presidente Chiamparino ha ribadito ieri. Il primo e’ il diritto allo studio, un capitolo sul quale credo manchino come minimo quattro o cinque milioni”.

“Parlando invece del bilancio di previsione 2015 – afferma – e’ inutile fare voli pindarici. Abbiamo un indebitamento pesante, oltre nove miliardi e 300 milioni con durata trentennale, ma con interessi passivi buoni rispetto al mercato, per cui non e’ su questo che si deve lavorare. Nessuna operazione di ingegneria finanziaria quindi, e non e’ neppure possibile far leva su incrementi delle entrate. Cio’ che resta e’ un’operazione non semplice: recuperare risorse riorganizzando la Regione”. “Questo passaggio – chiarisce Reschigna – andra’ compiuto riducendo la pletora di enti, agenzie, e societa’ regionali, in modo da ridurre le spese di funzionamento della macchina e liberare cosi’ piu’ risorse possibile. Non appartengo alla dimensione populistica della politica per cui dico chiaramente che non ci saranno miracoli in pochi giorni. Un processo di questo tipo avra’ bisogno di tempo, e i risultati saranno misurabili sull’arco della legislatura”. “Un altro fronte – aggiunge – e’ la valorizzare il patrimonio con la creazione di un fondo immobiliare al quale la Regione potra’ partecipare senza esserne il soggetto protagonista. C’e’ poi il tema del palazzo unico della Regione. Si dovra’ chiedere una decisione urgente al consiglio regionale sull’opportunita’ o meno di trasferirsi anch’esso nella nuova sede. Questa opzione porterebbe risparmi, ma riconosco l’autonomia del consiglio per cui e’ opportuno avviare un confronto”. Fra le sue deleghe, Reschigna ha anche quella agli enti locali. “C’e’ la Delrio da applicare – dice a questo riguardo il neoassessore – va ripensato il rapporto fra Regione, Provincia e Unioni di Comuni sul tema del decentramento amministrativo. Storicamente la Regione Piemonte ha operato un forte decentramento amministrativo, e non credo possibile un ritorno al centralismo. Si dovra’ riflettere sull’esperienza fatta e cercare di incardinare un’operazione di semplificazione che rimetta in discussione gli ato rifiuti e acqua, in modo da ridurre il numero dei soggetti, creando una organizzazione piu’ moderna. La Regione – conclude – deve gestire poco le funzioni amministrative, ma fare buona programmazione e buone leggi”.