GD Torino all’ex Ministro dell’Interno: “noi giovani non prendiamo soldi pubblici per andare a sagre e talk show”
Non siamo soliti commentare e intervenire in risposta a ogni frase vergognosa detta da Matteo Salvini (anche perché vorrebbe dire occuparsene full time) ma questa volta, essendo proprio quei giovani di cui parla Salvini, con tutte le difficoltà che la nostra generazione si trova e si troverà ad affrontare, non potevamo restare in silenzio
“L’Italietta degli anni ’80 è quella dove i nostri nonni e i nostri genitori hanno messo da parte, lavorando, la fortuna che i giovani di oggi stanno erodendo perché non lavorano come lavoravano i nostri genitori e i nostri nonni”
Matteo Salvini a Di Martedì, ieri sera
Parliamo di giovani? Parliamo di giovani. Siamo una giovanile, è il nostro ruolo.
Parliamo del fatto che non staremmo affrontando questo discorso se dieci anni fa il centrodestra, con lui in Parlamento, non avesse mandato il Paese sull’orlo del default.
Parliamo del fatto che stiamo sentendo il sermone sul lavoro da una persona che da ministro, al momento di lavorare con i suoi omologhi dell’Unione per gestire l’immigrazione, ha disertato quasi tutti i summit. Però alle sagre di paese di tutta Italia, agli aperitivi sulla Riviera Romagnola, in ogni talk show immaginabile ci è andato.
Noi giovani siamo senza risorse, senza stabilità lavorativa, senza stipendi accettabili – per quelli che hanno un lavoro – e, di questo passo, sempre più senza alcuna sicurezza per il futuro. Sono anni che siamo abituati a tollerare a bocca chiusa tutte le politiche per gli over50 e l’ultima – Quota 100 – l’ha fatta proprio lui. Per fortuna non è più ministro, ma una domanda sul perché i giovani non stiano lavorando dovrebbe farsela.