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A Torino 200 OSS esclusi dal vaccino prioritario. Sono gli operatori degli assegni di cura a domicilio

Mi ha lasciata esterrefatta leggere la risposta della segreteria del Presidente Cirio. Dopo un mese di insistenza per ottenere il vaccino anche per questi operatori, è stato risposto che non rientrano nelle categorie prioritarie. Eppure sono equiparabili agli OSS delle RSA, cioè sono contrattualizzati da soggetti fornitori accreditati di prestazioni sociali e sanitarie, in questo caso non residenziali, come nelle RSA, ma domiciliari.
Perchè gli OSS delle RSA sono stati vaccinati e non si vuole invece vaccinare quelli che forniscono assistenza domiciliari?
E perchè gli OSS territoriali delle altre ASL sono stati vaccinati e quelli dell’ASL città di Torino stanno ancora aspettando?
Questa discriminazione tra residenzialità e domiciliarità, e tra territori diversi, non è accettabile.
Chi assicura gli assegni di cura ed è in prima linea nell’assistenza a domicilio alle persone non autosufficienti è estremamente esposto al contagio e a sua volta rischia di contagiare i più fragili.
Se la Giunta Cirio crede davvero nella funzione strategica delle cure domiciliari e nella medicina di territorio non esiti a vaccinare questi 200 OSS che nella sola città di Torino si prendono cura di 6.000 persone non autosufficienti.
Monica Canalis – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale