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Non autosufficienza e psichiatria: bene milione in più ottenuto dalle minoranze ma non basta

NON AUTOSUFFICIENZA e PSICHIATRIA. BENE IL MILIONE IN PIU’ OTTENUTO DALLE MINORANZE, MA NON BASTA ANCORA
Nel bilancio della Regione esiste un capitolo dedicato alle fragilità sociali, i cosiddetti extra Lea. Con questo capitolo si finanziano:
➡️ le prestazioni domiciliari in lungo assistenza (6.525 assegni di cura e buoni servizi domiciliari erogati al 31.12.2019 nella città di Torino),
➡️ gli interventi sulla psichiatria (gruppi appartamento, comunità alloggio, assegni terapeutici, borse lavoro, erogati in tutto il Piemonte) e
➡️ il sostegno ai malati di Sla.
La spesa storica sugli extra Lea era di 55 milioni di euro, ma nel 2021, anche dopo il milione in più ottenuto dalle minoranze, sarà di soli 50 milioni di euro.
Mi chiedo: come si fa a tagliare sulle persone non autosufficienti, sui malati di Sla e su chi ha patologie molto dolorose come quelle psichiatriche?!?
Cirio, Icardi e Caucino non credono e non investono sulle cure domiciliari, ora ne abbiamo le prove.
Non autosufficienza e psichiatria non sono le loro priorità.
E’ qualcosa di gravissimo, sia perché va contro tutti gli studi scientifici che considerano la domiciliarità la nuova frontiera della sanità e delle politiche sociali, sia perché siamo in mezzo a una pandemia che colpisce soprattutto le persone fragili!
Se la Regione mantenesse gli impegni finanziari degli anni precedenti, riusciremmo a raggiungere molte più persone.
Come consigliera del Pd non mancherò di fare emendamenti correttivi nel prossimo assestamento di bilancio!
Monica Canalis