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Sbagliato escludere gli OSS territoriali di Torino dalle vaccinazioni prioritarie
COSÌ SI RISCHIA DI INFETTARE LE PERSONE PIÙ FRAGILI
Esclusi i 200 OSS che seguono a domicilio 6.000 persone non autosufficienti. Decisione grave e limitata alla Città di Torino. Nel resto del Piemonte sono già tutti vaccinati.
«Oggi in IV Commissione consiliare Antonio Rinaudo ha confermato la scelta di escludere i 200 OSS territoriali della Città di Torino dalle vaccinazioni prioritarie. Una decisione discutibile sotto il profilo tecnico ed incomprensibile sotto quello politico, visto che in tutto il resto del Piemonte gli OSS che operano a domicilio sono già vaccinati. Pare evidente la volontà di colpire il modello torinese degli assegni di cura, finanziati sin dal 2003 dalla Regione Piemonte e che al 31.12.2019 davano sollievo a 6.525 torinesi non autosufficienti. L’ennesimo colpo al modello delle cure domiciliari, che ha in Torino il suo fiore all’occhiello e che dovrebbe essere sostenuto invece di essere poco a poco smontato e fatto oggetto di attacchi da parte della Giunta Cirio e dei suoi collaboratori»: lo afferma la vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale Monica CANALIS.
«Non si capisce perché Rinaudo non consideri gli OSS contrattualizzati dai soggetti fornitori accreditati di prestazioni domiciliari sociali e sanitarie, come parte effettiva della categoria degli operatori sanitari esterni al servizio sanitario regionale, che dovevano essere vaccinati entro gennaio. Sono figure del tutto equiparabili agli OSS delle RSA o ai care giver conviventi con persone fragili e pluri patologiche, eppure vengono esclusi. Perché gli OSS delle RSA sono stati vaccinati mentre quelli che forniscono prestazioni domiciliari no? Perché gli OSS territoriali delle altre ASL sono stati vaccinati, e quelli dell’ASL Città di Torino stanno ancora aspettando? Questa discriminazione tra residenzialità e domiciliarità e tra i diversi territori non è accettabile. Chi assicura gli assegni di cura ed è in prima linea nell’assistenza alle persone non autosufficienti a domicilio è estremamente esposto al contagio e a sua volta rischia di contagiare i più fragili. Cirio, Icardi e Caucino non possono continuare a tacere su questo grave ritardo».
Monica CANALIS – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale