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In Piemonte 130 milioni di buco ma al taglio del 20% delle tasse sulla caccia non si rinuncia
“Proprio nel momento in cui il Presidente Cirio lamenta il fatto che da Roma arrivano solo rassicurazioni, ma alla sanità piemontese mancherebbero 130 milioni di euro per far fronte al buco creato dai costi dell’emergenza Covid, il centrodestra ha presentato in Commissione, a sorpresa, un emendamento all’articolo 2 della variazione di Bilancio che prevede l’abbattimento del 20% della tassa sulle concessioni regionali annuali per le aziende faunistico-venatorie e agri-turistico-venatorie. Si tratta di una tassazione che porta nelle casse regionali 550 mila euro ogni anno, fondo che verrebbe decurtato di 150 mila euro in tre anni.” dichiarano il Consigliere regionale Pd Diego Sarno, relatore di opposizione per il Gruppo Pd del provvedimento, e il Presidente del Gruppo Pd Raffaele Gallo.
“In un momento in cui il Governo regionale dovrebbe occuparsi degli investimenti nella sanità, anche alla luce delle recrudescenze della pandemia che richiedono interventi tempestivi e di sostenere le aziende, che hanno pagato il prezzo di una crisi economica e che si trovano a dover far fronte agli aumenti dei costi delle materie prime e dell’energia, il centrodestra pensa invece a come accontentare le lobby dei cacciatori, diminuendo le tasse sulla caccia. Non è la prima volta che la maggioranza porta avanti provvedimenti a favore di singole categorie. Ci opporremo con forza a questa decisione assurda e inspiegabile, presentando in Aula, un emendamento interamente soppressivo di questo articolo” concludono gli esponenti dem.