il segretario News e comunicati
Si riparte con la Newsletter di PD Piemonte
Riprendiamo la newsletter del Pd Piemontese dopo alcuni mesi di assestamento: quasi tutte le federazioni provinciali e i circoli sono andati a congresso, si è attivato un ampio ricambio grazie al coinvolgimento di tanti giovani, molti nuovi amministratori si sono insediati grazie alla vittoria elettorale di Torino e delle amministrative del 2021. In quella fase il Pd è stato premiato per le posizioni di chiarezza assunte sul tema dei vaccini e sulla sicurezza sanitaria dei cittadini. Ci siamo contrapposti a un clima di crescente sfiducia nei confronti del vaccino e delle istituzioni. Considerando che oggi il Covid fa molta meno paura – pur non essendo sparito – e che stiamo riprendendo la nostra vita normale, possiamo dire che abbiamo avuto ragione noi. Stati che hanno vaccinato meno, come la Cina, stanno tuttora adottando delle politiche di confinamento e lockdown pesantissime che noi possiamo evitare proprio grazie al vaccino.
Oggi, con la Guerra in Ucraina, anziché un anno sembra passato un secolo. Non ci saremmo mai aspettati di trovarci la guerra vicino a casa. Invece la guerra è tornata a ricordarci un insegnamento elementare: il nazionalismo, il sovranismo portano alla guerra necessariamente. Succede sempre, è sempre successo e sta succedendo adesso. Nonostante tutti i dubbi che ciascuno legittimamente ha sulle strategie Nato e sulla capacità dell’Europa di incidere efficacemente sulla situazione internazionale, è fuori di dubbio che l’invasione russa in Ucraina, scandita dalle dichiarazioni irricevibili del patriarca Kirill, discende dal nazionalismo. Non ci siamo del tutto resi conto, negli anni passati, che Putin è stato fondamentalmente a capo di una “internazionale” sovranista cui sono stati iscritti molti conservatori dei paesi occidentali, che oggi si stracciano le vesti contro Putin. In questo incerto quadro tutto quello che conta oggi è riprendere i negoziati per giungere a una pace rapida e sicura. Qui può avere un ruolo l’Europa, il cui interesse principale consiste nella pace e nel ripristino del diritto internazionale.
Il Partito Democratico in questa difficile situazione non si è tirato indietro.
Dopo aver contribuito in ogni modo all’attivazione delle reti di accoglienza, anche sul territorio piemontese, sta spingendo il Governo nella giusta direzione, elaborando misure di giustizia sociale come quella dei 200 euro una tantum a dipendenti, disoccupati e pensionati che percepiscono un lordo annuo di meno di 35.000 euro. Una misura finanziata non con ulteriore debito, bensì con una tassazione immediata sugli extraprofitti delle compagnie energetiche. Si tratta di una misura redistributiva importante, fortemente voluta dal Pd, anche se sappiamo che non basta.
Continuiamo le nostre battaglie in Piemonte, dove tra l’annuncite cronica di Cirio e la realtà passa una bella differenza. I precari della sanità non vengono assunti stabilmente, vengono tagliati i fondi per le non autosufficienze, non vengono applicate le leggi e i protocolli della Regione (si pensi al protocollo sulle Rsa, ampiamente disatteso, e alla legge sulla parità salariale, dimenticata senza regolamento attuativo da un anno). Il Partito Democratico ha raccontato le sue battaglie in Regione nel Tour Dem, girando il Piemonte in questi mesi di campagna elettorale in molte città (a partire dai capoluoghi di provincia Asti Alessandria e Cuneo).
Avvertiamo crescere l’attenzione nei confronti della nostra iniziativa, innanzitutto grazie alla straordinaria capacità di mobilitazione dei nostri militanti, aderenti e simpatizzanti. È grazie a loro se abbiamo potuto tenere decine di Agorà (piattaforme di discussione politica in forma mista online/in presenza, fortemente rivolte alla maturazione di proposte precise) sui temi più disparati. È grazie a loro se abbiamo potuto resistere, nonostante la destra incalzi e il contesto sociale rimanga profondamente incerto.
È grazie a voi se il Pd esiste e lotta
Paolo Furia, Segretario regionale PD Piemonte
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