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FERROVIE. LETTERA APERTA DI DANIELE BORIOLI (PD) AL PRESIDENTE COTA
Caro Presidente Cota, glielo dico senza alcuna intenzione polemica, ma per amore di verità. La smetta di dire che le gare per il trasporto ferroviario regionale “non stavano in piedi”. Che fossero ben congegnate, proprio per essere effettivamente “contendibili” sul mercato, non lo dico io: lo hanno detto tecnici di alto rango, ben più qualificati di me e, se me lo permette, anche di Lei. Compresi i dirigenti della direzione trasporti, che le hanno impostate (loro e non certo i politici) in quel modo, mettendo a frutto le loro competenze. Competenze indiscutibili, che Lei stesso a riconosciuto, confermandoli nel loro incarico.
Diverso è il discorso che riguarda, invece, gli oggettivi ostacoli frapposti dall’attuale gestore al normale svolgimento della gara. Ostacoli sui quali, oltretutto, era stata attivata l’attenzione dell’autorità garante della concorrenza. La quale, proprio in queste ore, ha avviato un attività ispettiva su FS S.p.A., per verificare che essa non abbia impropriamente osteggiato l’affacciarsi del gruppo Arenaways sul mercato del trasporto ferroviario.
Credo non ci sarebbe nulla di male, nell’ammettere che la Sua è stata una decisone politica, con la quale ha preferito abbandonare una strada coraggiosa, come quella da noi intrapresa, e adeguarsi a quello che hanno fatto quasi tutte le altre Regioni, cedendo a pressioni fortissime (lo so bene, avendole anche direttamente subite) di ogni natura e di ogni provenienza.
Chi poi avrà avuto ragione sarà il tempo a dirlo. Per ora, e ancora per molto tempo, la situazione dei pendolari non appare volgere ad alcun miglioramento. E certo, la decisione dell’attuale Giunta regionale allontana ulteriormente nel tempo la possibilità, ad esempio, di avere sui binari del Piemonte tutti treni nuovi a partire dal 2013-2014, come il nostro bando prevedeva, alla fine delle procedure di gara.
A giudicare da quanto succede in Liguria e Lombardia, che molto prima del Piemonte hanno sottoscritto accordi con Trenitalia, non pare che i risultati siano un granché. Basta vedere un po’ di rassegna stampa per rendersene conto.
Certo, la materia è complessa: e nessuno ha la bacchetta magica. E sarebbe ingeneroso imputare a Lei problemi strutturali che arrivano da molto lontano. Ma questo vale anche a rovescio: addebitare alla responsabilità della Giunta precedente una situazione di generale disservizio strutturale, che accomuna le ferrovie italiane in ogni settore (dalla gestione delle reti, a quella del traffico merci e dei servizi universali di lunga percorrenza) e a ogni latitudine (pressoché in tutte le regioni), è non solo sbagliato ma anche inutile.
Daniele BORIOLI Resp. Dipartimento Infrastrutture e Territorio PD Piemonte