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Intervista a Paolo Furia – “Cirio, un anno dopo solo annunci. Nessuna alleanza Pd-Cinquestelle”
su La Stampa – Torino del 28/05/2020
La Regione inadeguata, ostaggio dei diktat di Lega e Fratelli d’Italia ‘Alle comunali del 2021 saremo cardine del centrosinistra, guardiamo con favore al piano strategico del Politecnico”
Un governo regionale indebolito, vittima della sua “annuncite” e tenuto sotto scacco dalla Lega, nonostante oggi il partito di Salvini abbia perso consensi». Per il segretario regionale del Pd Paolo Furia la maggioranza sta dimostrando «impreparazione e inconsistenza, mentre il centrosinistra ha ricostruito sulle macerie per tornare a essere un’alternativa credibile».
Non salva proprio nulla di questo primo anno di amministrazione Cirio?
«C’è stato molto fumo e poco arrosto. Penso al Riparti Piemonte, che doveva alimentarsi di risorse nuove e invece attinge a fondi quasi completamente ereditati dal passato. Si è scelta una linea politica basata su annunci spesso infondati. E lo stesso Cirio, che si era proposto come moderato, si è dimostratouna foglia di fico». In che senso? «Il presidente ha modi concilianti, ma quando si stratta di decidere deve piegarsi ai diktat della Lega e di Fratelli d’Italia. Lo dico a chi, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, pensa di proporre una figura civica che tenga insieme le anime del centrodestra: occhio alle foglie di fico».