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Minneapolis dopo l’omicidio di George Floyd, Benifei: “La patria di Martin Luther King non merita di tornare indietro di decenni”

A Minneapolis e in tutti gli Stati Uniti sta crescendo un clima di tensione davanti al quale non si può essere indifferenti. Dopo l’omicidio di George Floyd, ucciso crudelmente da due poliziotti bianchi durante un arresto, le proteste dei cittadini si fanno sempre più forti.

Migliaia di persone stanno scendendo in piazza in varie città degli USA e, sempre a Minneapolis, una troupe della CNN che stava documentando i fatti è stata arrestata in diretta. Per essere precisi, è stato arrestato il reporter nero, mentre il suo collega bianco no. È una vergogna indicibile.

Ciò che sta accadendo è frutto di un problema presente da tanti anni negli Stati Uniti: la tendenza di certi settori della Polizia a trattare diversamente arrestati e detenuti in base al colore della pelle.

Non possiamo però tacere su quanto le drammatiche immagini di queste ore derivino anche da un clima di violenza e discriminazione che, negli ultimi anni, è stato scientificamente alimentato dalla destra americana e dall’Amministrazione di Donald Trump, che raccoglie plausi anche dai nazionalisti europei e italiani.

Solidarietà ai giornalisti arrestati e alla famiglia di George Floyd. La patria di Martin Luther King non merita di tornare indietro di decenni.

Brando Benifei