Cambiamento climatico, Bonomo: attrezziamoci per affrontarlo
Negli ultimi 20 anni è aumentato del 9 per cento il rischio di disastri ambientali nel nostro Paese e la situazione peggiorerà.
Questo dice l’analisi presentata ieri dal nostro istituto “Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici” (Cmcc).
Secondo le proiezioni climatiche (ma basta vedere cosa è successo nell’ultimo anno) ci si attende un aumento di ondate di calore e nubifragi, soprattutto in città, dove l’asfalto e l’aumento degli edifici hanno peggiorato il consumo di suolo e l’acqua non riesce a defluire.
A questo si aggiungono i pericoli sulle coste. L’acqua alta a Venezia l’anno scorso ha raggiunto livelli che non vedeva dal 1966.
Nel periodo 2021-2050 si prevede un aumento del livello del mare che va da oltre 6 centimetri per il Mare Adriatico a oltre 8 centimetri per il Mar Tirreno, crescerà dunque il pericolo di inondazioni.
I costi diretti (infrastrutture danneggiate, frane, inondazioni, problemi sanitari) che dovremo pagare per questa situazione si aggirerebbero tra gli 1 e i 2,3 miliardi di euro annui nel periodo 2021-2050, e tra gli 1,5 e i 15,2 miliardi di euro annui nel periodo 2071-2100.
Io non sono allarmista, ma vorrei esprimere un concetto di buon senso: il cambiamento climatico c’è, è arrivato, ci siamo già dentro. Dobbiamo fare due cose: da un lato fare il possibile perché rallenti, dando un grande spazio alle politiche verdi nel nostro Paese. Dall’altro attrezzarci per affrontarlo, tutelando il nostro territorio, perché ogni anno avremo una situazione peggiore.
E’ una buona notizia che il 37% dei fondi del Recovery Fund saranno utilizzati per la riconversione delle nostre economie in ottica “verde”. Ieri il Governo ha presentato al Parlamento una prima stesura di come intende utilizzare i fondi, e gli obbiettivi sono particolarmente ambiziosi, noi parlamentari siamo pronti a raccogliere la sfida.