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Emergenza Covid, Furia: “Icardi faccia quel passo indietro che tutte le opposizioni gli vanno chiedendo da mesi”
da Repubblica – Torino del 21 ottobre 2020
Paolo Furia, segretario regionale piemontese del Partito democratico, interviene sulla questione: “Sul caso Icardi la Lega avverte ‘Senza di noi non si governa’.
E’ un modo come un altro per comunicare ai cittadini piemontesi quali siano le priorità della Lega: salvare la poltrona di Icardi, di cui è comodo poter disporre in campagna elettorale, quando l’insufficiente assessore viene usato per frequentare i Comuni al voto portando roboanti e irrealizzabili promesse.
Ciò che serve ora è avere risposte: per quale ragione i cittadini che attendono il tampone devono in alcuni casi aspettare giorni? Perché i SISP denunciano situazioni di difficoltà? E soprattutto a che punto siamo con le assunzioni di personale sanitario, necessarie a smaltire le liste d’attesa e a gestire con efficacia l’emergenza? Perché le terapie intensive sono state aumentate in numero minore rispetto alle indicazioni fornite dal piano Arcuri, commissario del Governo all’emergenza? Su quest’ultimo punto siamo particolarmente preoccupati dal momento che i posti liberi in terapia intensiva in Piemonte sono ormai pochi”.
Sono arrivati da parte del governo, prosegue Furia, “più ventilatori di quanti posti di terapia intensiva sono stati realizzati. In questi giorni il presidente Cirio ha parlato di raddoppiamento dei posti in terapia intensiva rispetto alla prima ondata di Covid, ma questi numeri non risultano alla verifica del governo.
La domanda sorge quindi spontanea: quando raggiungeremo la fatidica cifra del doppio? Il presidente ha una capacità di formulare annunci che è oramai proverbiale. Sarebbe bene che agli annunci seguissero i fatti. Ed è ormai comprovato dalla recente esperienza che, con l’assessorato in mano a Icardi e la superficialità della Lega, i fatti non arriveranno. Lo dico con chiarezza: Icardi faccia quel passo indietro che tutte le opposizioni gli vanno chiedendo da mesi, consentendo al Piemonte di avviare da subito una fase nuova, magari indicando una figura tecnica all’assessorato alla Sanità”.