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Scuola pubblica, garanzia della libertà di pensiero

Il Presidente del Consiglio  continua nella disperata ricerca di consensi e di parlamentari, disponibili ad una sorta di accanimento terapeutico nei confronti di un governo in stato vegetativo.

Questa situazione incide evidentemente sulla sua lucidità e lo porta a svelare verità che aveva sempre cercato di nascondere: il suo disprezzo verso l’istruzione, la cultura, la libertà d’insegnamento sancita dalla Costituzione, ma anche il suo totale disprezzo nei confronti delle migliaia di insegnanti e dirigenti scolastici che stanno faticando a garantire a studenti e famiglie quel servizio di istruzione cui hanno diritto e che il suo governo sta minando.Assieme a Berlusconi ha gettato la maschera il ministro Gelmini: la sua dipendenza dal “capo” le impone una risibile difesa non della Scuola, come il suo ruolo le imporrebbe di fare, ma delle parole di Berlusconi.

Bene ha fatto Bersani a reagire duramente, il PD è anche questa volta al fianco di chi nella scuola lavora con professionalità e impegno, delle famiglie che chiedono una scuola pubblica di qualità, luogo di crescita democratica per i propri figli.

Se ci sarà una forte mobilitazione ci impegneremo tutti perché sia una grande dimostrazione  di come il Paese vuole difendere e sostenere il bene prezioso della Scuola Pubblica, luogo di democrazia e scuola di libertà.

Paola Pozzi, Responsabile Area Dipartimentale Scuola e Università PD Piemonte.