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Bobba: «Terzo settore realtà da valorizzare»
Intervista a Luigi Bobba su Cronache di Vercelli del 8/3/2014
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Parlamentare dal 2006, il vercellese Luigi Bobba ottiene il suo primo incarico in seno al governo. E si tratta di una delega “pesante”: quella di sottosegretario al Ministero del Lavoro.
La nomina risulta particolarmente coerente con il curriculum vitae di Bobba che, prima dell’esperienza politica, ha sviluppato praticamente tutta la sua attività professionale in seno alle Acli, la più grande organizzazione italiana di lavoratori di ispirazione cristiana, di cui è stato presidente nazionale dal 1998 sino al 2006.
Insomma un riconoscimento, oltre che personale, anche al terzo settore e al mondo dell’associazionismo…
«Credo proprio di sì – risponde Bobba – Le scelte fatte da Renzi sono inequivocabili: alla guida del dicastero del Lavoro è stato chiamato Giuliano Poletti, espressione della cooperazione e dell’economia sociale, la stessa Franca Biondelli, anch’essa indicata come sottosegretario al Lavoro, si è occupata a lungo delle tematiche legate alla disabilità. Insomma mi pare che si stia creando un clima nuovo utile a valorizzare le energie, in parte ancora inespresse, del terzo settore, delle associazioni, del volontariato».
A lei dovrebbero essere assegnate proprio le deleghe al welfare e al terzo settore.
«Ne discuteremo oggi (martedì per chi legge, ndr) con il ministro Poletti per definire una prima scaletta di impegni e una redistribuzione degli incarichi tra lo stesso ministro e i sottosegretari. Rispetto al welfare e al Terzo settore credo di poter dare il mio contributo come, d’altro canto, ho fatto nel corso della mia attività parlamentare».
La nomina dei sottosegretari è stata seguita da qualche polemica di troppo. Come è il clima che si respira all’inizio dell’esperienza del governo Renzi?
«Direi che le dimissioni di Gentile (il sottosegretario alle infrastrutture al centro di un “caso”, ndr) hanno rasserenato la situazione. Il vero problema – dice Bobba con un sorriso – è tenere il passo del presidente del Consiglio che ha affrontato il suo nuovo impegno con il consueto vigore. Pensi che l’altro giorno mi ha inviato un sms per chiedermi delle informazioni alle 6,17 del mattino…».
E sul fronte riforme? «In settimana la legge di riforma elettorale ha iniziato l’iter parlamentare. L’impressione è che si dovrà trovare un compromesso che tenga insieme la revisione del sistema di voto con il più complessivo riassetto delle istituzioni e in particolare l’abolizione del Senato. In questa direzione ci si sta muovendo con l’attenzione necessaria a raccogliere il massimo consenso possibile».