Alluvione: Borghi e Gribaudo chiedono incontro con Cirio
“TROPPE CIFRE IN LIBERTA’, DEFINIAMO PROCEDURE E NECESSITÀ INSIEME”
I deputati democratici Chiara Gribaudo -vice capogruppo alla Camera- ed Enrico Borghi -segretario d’aula dem a Montecitorio- hanno inviato ieri una lettera al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sul tema dei danni alluvionali con la quale richiedono un incontro al fine di “verificare l’effettivo importo dei danni di tali calamità (finora poco esaustivo e, talvolta, riportato in modo contraddittorio) e la possibilità di una rapida richiesta fondi al Dipartimento della Protezione Civile”.
Gribaudo e Borghi sono stati protagonisti di una iniziativa parlamentare che ha portato, nel mese di dicembre, allo stanziamento di 100 milioni in legge di bilancio per i territori alluvionati per i quali è stato proclamato lo stato di emergenza.
Lo stanziamento è stato oggetto di rilievi polemici da parte di alcune forze politiche, come la Lega, che hanno sostenuto l’esigenza di coprire danni per 1 miliardo di euro, e di alcune iniziative unilaterali di enti locali come la Provincia del Verbano Cusio Ossola che hanno fatto rilevare -senza alcun confronto con i livelli parlamentari- danni per 56 milioni.
“Ci sono troppe cifre in libertà, e bisogna evitare che ognuno la spari grossa -commentano Gribaudo e Borghi-. Al momento, siamo fermi ad una stima fatta da Cirio il 12 ottobre che parlava di 231.512.000 euro di danni, stima alla quale non sono seguiti gli atti comprovanti successivi. I primi 15 milioni di euro messi a disposizione dalla Protezione Civile sono stati oggetto di una prima rendicontazione, ma i Comuni ci segnalano che la Regione Piemonte sta ancora completando la predisposizione degli elenchi dei danni pubblici e privati. Non servono bordate polemiche, ma neanche il mancato coinvolgimento dei parlamentari come è avvenuto sin qui. Per questo in un’ottica di proficua collaborazione istituzionale abbiamo chiesto un incontro al Presidente della Regione, da allargarsi alla Protezione Civile e agli enti locali interessati, per fare il punto sull’effettivo stato del bisogno e sulle modalità di rapida risposta ai territori”.
