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Il ruolo del sindacato, necessario tenerne conto

Cesare Damiano sull’Huffington Post del 10/3/2014

Quando si è scelta la strada della concertazione il Paese ha compiuto importanti passi avanti sulla via dell’equità sociale: è capitato nel’93 e nel 2007. Cercare l’accordo con le parti sociali non significa, nel caso in cui l’obiettivo non venga raggiunto, che il Governo non debba procedere in autonomia per realizzare le proprie scelte. Il ruolo dei sindacati e delle associazioni che rappresentano il lavoro e l’impresa è sempre stato fondamentale per raccogliere le istanze del Paese reale e trasformarle in buona legislazione. Di questo Renzi deve tener conto, fermo restando il fatto che saranno le scelte di politica economica e sociale del Governo a stabilire il livello di consenso con gli attori sociali.

Sul cosiddetto cuneo fiscale il Premier pare orientato verso un intervento corposo e visibile che implica, necessariamente, una drastica selezione degli obiettivi. Se si tratta di scegliere tra impresa e lavoro ritengo che, in questa fase, sia preferibile uno sconto fiscale sulle buste paga. Se l’obiettivo è quello di avere un aumento di almeno 80 euro mensili ( da stabilire se sono lordi o netti), avendo a disposizione ogni anno una risorsa di 10 miliari di euro, la platea dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato da coinvolgere non potrà essere superiore a 9 milioni e 600 mila.

Se l’obiettivo fosse invece di 100 euro mensili, il numero dei dipendenti da “detassare” si ridurrebbe a circa 7 milioni e 700 mila unità. Partendo da queste diverse soglie di lavoratori da coinvolgere si potrà capire di quali buste paga si parla: l’obiettivo di avvantaggiare i redditi medio-bassi, compresi nel tetto di 1500 euro netti mensili, può essere mediamente attendibile.

Stiamo parlando di incrementi delle buste paga che assomigliano alle cifre del rinnovo di un contratto nazionale di lavoro triennale calcolato sulle categorie medio basse: sarebbe un buon segnale di fiducia che stimolerebbe i consumi e accrescerebbe, indirettamente, l’occupazione.