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San Francesco al Campo: comunicato negazionista su pagina del comune

L’orrore rimane dietro l’angolo, avevo scritto il 27 gennaio nella Giornata della Memoria. E purtroppo è proprio così.
Il comune di San Francesco al Campo, in provincia di Torino, quel giorno ha dedicato all’Olocausto un vero e proprio comunicato negazionista. Sulla pagina del Comune potete leggere che lo sterminio di massa degli ebrei è un fatto riportato dalle “tesi storiche tradizionaliste dominanti”, e che le leggi che puniscono la negazione dell’Olocausto sono “una singolare eccezione alla libertà di parola e di stampa”. L’articolo dà poi spazio alle teorie revisioniste sostenendo che le morti siano state sovrastimate e che siano state causate dalle “condizioni igieniche” dei campi.
Il sindaco di questo comune, Diego Coriasco, dovrebbe fare il prima possibile una visita ai campi di concentramento. Dovrebbe guardare quei forni e capire che sta giocando con la vita di milioni di uomini e donne. Dovrebbe parlare con chi è sopravvissuto a quell’orrore, come la senatrice Segre. Dovrebbe leggere le testimonianze trasmesse da Nedo Fiano e raccolte da Emanuele, suo figlio. Dovrebbe capire che con quell’articolo, pubblicato sul sito di un Comune italiano, macchia di infamia e disumanità non solo sè stesso, ma la comunità di San Francesco al Campo e in qualche modo tutto il nostro Paese, perchè i comuni per la Costituzione sono enti costitutivi della Repubblica.
Questa vergogna deve essere cancellata, e se il sindaco non si rende conto di ciò che ha fatto, devono intervenire la prefettura di Torino e la magistratura. Perchè la libertà non c’entra niente con la negazione dell’odio nazifascista.